Dalla teoria all’applicazione… pratica

Quando noi Notai leggiamo le sentenze della Corte di Giustizia Europea nelle diverse lingue

in cui vengono redatte, ci accorgiamo che non sempre i termini sono perfettamente corrispondenti e di facile comprensione. Così che finiamo spesso per leggerli nella lingua maggiormente usata, cioè l’inglese, lingua ufficiale dell’UE, sebbene il Regno Unito non ne faccia più parte.

E’ bene sapere che per consentire al multilinguismo di operare effettivamente ed efficacemente, si procede alla “coredazione” testuale in tutte le lingue ufficiali degli atti (Art 4 del Regolamento 1/1958 che fissa le lingue ufficiali e di lavoro delle Comunità, e le regole per la comunicazione all’esterno, prevede che i Regolamenti e gli altri testi di portata generale sono redatti nelle lingue ufficiali) che devono però ricevere un coordinamento concreto per poter essere interpretate correttamente.

Ecco che necessari sono interventi come quello del progetto “Imola” che, prendendo spunto dall’esperienza trentina del Libro Fondiario, ha dato vita al Registro Digitale Immobiliare dell’Unione Europea che contribuirá a rendere più facile e veloce lo scambio di informazioni nell’ambito della Unione Europea.

Un grazie allora all’impegno ed alle idee innovative della coordinatrice Professoressa Elena Ioratti  dell’università di Trento ed al Giudice Tavolare Michele Cuccaro, all’avvocato Sara Giacomini ed al dirigente del libro fondiario e del Catasto Diego Castelli.

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